dal 2 al 5 febbraio 2023

mostra multimediale | ART CITY Bologna 2023

“Non ne avevo mai sentito così acutamente la presenza immane che, nel suo silenzio potente e assoluto, respirava regolarmente con le onde. Con lo sguardo fisso, immobile, affondavo in un cerchio apparentemente inaccessibile e, nella crescente intensità dell’abbandono di me stesso, m’identificavo con il cieco colosso liquido [...]”
Stanislaw Lem, Solaris

Le opere che l’autore propone per questa mostra sono pregne della potenza e della profondità di un universo ancora poco conosciuto dall’uomo, ma che da sempre lo ha affascinato perché difficile da dominare. Proprio per questo il progetto rappresenta per l’autore una sfida personale che lo lega in maniera indissolubile al mare. Si parte da una descrizione legata a un luogo particolare per poi estendersi anche altrove, l’intento è rendere visibile all’occhio umano qualcosa che è solo immaginabile. Il surreale diventa iper-reale attraverso dei mosaici sapientemente maneggiati. Un lavoro artigianale di ricostruzione di un paesaggio non visibile all’occhio umano, attraverso l’unione di decine di fotogrammi, che si legano attraverso una magica sinfonia introdotta da un professionista, che solo grazie alla sua esperienza e sensibilità, può finalizzare un'opera unica nel suo genere. L’aspetto documentario dell’opera di Claudio è imponente, la testimonianza che ci lascia ha un enorme valore scientifico ma anche artistico. Infatti l’autore come una sorta di demiurgo ha dovuto fare un importante lavoro d’astrazione per restituirci una realtà da lui dipinta con un senso della luce e dei colori degni della potenza di un dipinto di William Turner. La fotografia subacquea tra i vari generi fotografici è quella che soffre di più della mancanza della luce e per ricrearla ad alte profondità ci vuole un occhio esperto. Da qui l’interpretazione dell’autore che trasforma un'opera documentaria in arte, la sua cifra stilistica nell’interpretazione della luce e dell’ombra diviene la sua firma. I colori cupi delle profondità marine, la texture, la tridimensionalità, gli elementi aggiunti come i sub o la fauna tutto ci aiuta a capire come sono enormi ed infiniti questi paesaggi che l’autore stesso cerca di rinchiudere in un immagine unica che ci avvolge. La post-produzioni è il mezzo finale con cui poter vedere la realtà che altrimenti puoi solo percepire. Il fotografo attraverso di essa può dipingere una montagna marina come se fosse in assenza di acqua. Tutto grazie a un complesso procedimento in cui convergono il montaggio di inquadrature in sequenza e il bilanciamento di distorsioni cromatiche dovute alla presenza dell’acqua. In particolare in questa mostra per la prima volta in modalità panoramica, si potrà visitare la ricca morfologia dei fondali attorno a Linosa, piccola isola d’origine vulcanica che si trova a 163 km a sud della Sicilia, nel mar Mediterraneo. 

Queste opere in realtà ci spingono a guardare in profondità in noi stessi, ad esplorare il silenzio, a cercare la luce. Il nostro cuore e la nostra mente si immergono in un qualcosa di primordiale che ci riporta immediatamente alle nostre origini. 


Mostra multimediale a cura di Frasca Laura, promossa da Green Whale Space, in collaborazione con Terra Ferma Diving, TETHYS org., Gravity Zero


Orari di apertura ART CITY Bologna:

3 febbraio h 18.30 opening 
2, 3, 5 febbraio h 10-13 / 16-19 
4 febbraio h 10-13 / 16-23

La mostra prosegue fino al 19 febbraio

Libero accesso nelle giornate di Art City, su prenotazione nel resto del mese