Le 14 migliori esperienze urbane italiane al centro del dibattito sullo sviluppo sostenibile in Europa

6 lug 2017
Le buone pratiche delle città italiane protagoniste dell’ultimo bando lanciato dal programma Urbact, che premiano 14 esperienze di successo realizzate in Italia che rappresentano quasi un quinto delle 97 pratiche selezionate complessivamente fra le 250 giunte da tutta Europa.
Sono 12 in totale le città italiane vincitrici di questo primo bando, con Torino e Bologna che presentano ben due buone pratiche premiate: un riconoscimento alla qualità complessiva delle esperienze promosse a livello europeo dalle nostre città in diversi settori legati ai temi dello sviluppo urbano sostenibile. Oltre a ricevere l’ambito riconoscimento europeo, le città italiane saranno coinvolte nei prossimi mesi in una serie di iniziative di promozione in Italia e in Europa, come l’Urbact Festival di Tallinn previsto per il 4 e 5 ottobre, che condurranno alla presentazione di proposte progettuali nell’ambito del prossimo bando per la creazione di Transfer Network, la cui uscita è prevista per metà settembre. Nell’ambito della call per il trasferimento delle buone pratiche le città italiane selezionate potranno trasferire la propria esperienza di successo ad altre città di tutta Europa, incluse altre città italiane che a loro volta potranno candidarsi a riutilizzare le esperienze realizzate dalle altre città del gruppo delle 97 buone pratiche selezionate.Tali esperienze sono disponibili sul portale Urbact dedicato all’iniziativa e rappresentano una fonte di ispirazione per l’avvio di innovative esperienze di sviluppo urbano, capaci di apportare benefici anche alle stesse città che guideranno lo scambio e nel frattempo potranno affinare tali pratiche entrate di diritto nel dibattito europeo e istituzionale sul futuro delle città europee. Ecco le 14 esperienze italiane selezionate: Torino: ogni individuo è un innovatore Innova.To è una competizione aperta a tutti i dipendenti del municipio di Torino e il suo obiettivo è quello di stimolare e sviluppare progetti innovativi per migliorare la performance dell’amministrazione, riducendo gli sprechi e valorizzando le risorse. Al cuore di Innova.TO vi è l’ambizione di stimolare i tanti dipendenti a cui la città di Torino da lavoro e stimolarli a vedere in se stessi dei potenziali innovatori. Tante le proposte inviate, che riguardano diverse questioni cruciali per la città come il miglioramento della qualità dei servizi, lo sviluppo del sistema organizzativo, l’efficienza operativa e molti altri. Innova.TO ha l’ambizione di creare un contesto vivace, che può rappresentare un utile strumento per il miglioramento delle strutture e portare i servizi ad un alto grado di qualità, generando persino dei risparmi. Innova.TO dimostra come i dipendenti pubblici possano rappresentare delle risorse e favorire lo sviluppo di un nuovo modello amministrativo, collaborativo e creativo. http://urbact.eu/everyones-innovator Torino: un modello innovativo per rilanciare i piccoli mercati locali e per promuovere la coesione sociale La città di Torino, in seguito ad una serie di studi portati avanti dal Politecnico, ha compreso come i piccoli mercati siano delle risorse per la città e degli strumenti assai efficaci di integrazione e di promozione di abitudini salutari e sostenibili, di prevenzione del degrado nelle aree più periferiche e di prossimità verso la popolazione più anziana. Il comune ha così disegnato un nuovo modello per i mercati locali, chiamato ACC (Area di Copertura Commerciale), che raggruppa i piccoli mercati e promuove un nuovo meccanismo di management, che permette di ridurre i costi di mantenimento e garantisce dei servizi locali alla comunità. http://urbact.eu/areas-commercial-coverage Milano: il cibo per le città La città di Milano nel 2015 ha adottato un protocollo internazionale riguardante le politiche alimentari, al fine di coinvolgere la città in un più sostenibile processo di sviluppo urbano. Grazie a questo patto, la città di Milano ha sperimentato nuovi strumenti di educazione alimentare e nuove forme di rigenerazione urbana, a partire dai mercati, come dimostra il mercato Lorenteggio, che è ora diventato un importante luogo di aggregazione. Tra le tante attività promosse, la nuova food policy garantisce l’accesso al cibo sano e all’acqua potabile sufficiente, promuove la sostenibilità alimentare e la creazione di orti cittadini, combatte gli sprechi alimentari, promuove il riciclo e sostiene la ricerca scientifica. http://urbact.eu/food-cities Montichiari (BS): #genera_zioni, la costruzione di comunità per prevenire la povertà Montichiari è una piccola area rurale che è stata fortemente colpita dalla crisi economica e che ha deciso di indirizzare la propria azione verso quelle famiglie che ne sono state particolarmente vittime. Il progetto mira a combattere la povertà urbana, la disoccupazione, l’individualismo attraverso un modello di welfare di comunità. Mira dunque a mettere assieme persone, storie, esperienze al fine di trovare delle soluzioni condivise. Nei luoghi più strategici della città sono, così, sorti dei luoghi aperti alla comunità dove potersi incontrare, relazionarsi e dar vita alle varie soluzioni emerse. http://urbact.eu/generaazioni-community-building-prevents-poverty Udine: i giochi come modo flessibile e innovativo per rendere l’ambiente più salutare e sostenibile Udine crede che il gioco possa rappresentare un ottimo strumento di inclusione sociale, in grado di abbattere barriere di ogni genere, creando così un ambiente favorevole all’innovazione e alla crescita dell’intero contesto urbano. Questo nuovo paradigma adottato è in grado di incrementare le capacità dell’area urbana di rispondere alle sfide locali, diffondendo un forte sentimento di solidarietà intergenerazionale e comportamenti corretti. http://urbact.eu/playful-paradigm Genova: risorse e governance condivise per il turismo e la promozione della città Il progetto mira a promuovere il turismo nella città di Genova attraverso le risorse ottenute dalla tassa per la città, la città ligure nel 2012 ha infatti adottato il sistema “City Tax Management”. Questo strumento non è obbligatorio, ma rappresenta una efficace soluzione ai conflitti tra privati e pubblico, consentendo a tutti gli attori del settore di collaborare con il Comune nella definizione di indirizzi e azioni di promozione turistica su diversi mercati http://urbact.eu/city-tax-management-system Bologna: un nuovo modello di supporto innovativo per il settore culturale e artistico È un progetto nato per sostenere lo sviluppo di imprese culturali e creative in Emilia Romagna. Ogni anno viene promosso un bando per progetti sviluppati in questo settore e ai vincitori vengono offerti delle piccole somme, locali in concessione, e molti strumenti di apprendimento, oltre ad offrire un servizio di supporto e controllo costante. http://urbact.eu/incredibol-creative-innovation Bologna: governare il cambiamento climatico in città Grazie al progetto BLUEAP EU Life+ (Piano di adattamento urbano locale della città di Bologna per una città resiliente), la città romagnola ha identificato e analizzato i rischi e le principali vulnerabilità relative al cambiamento climatico, alla scarsità delle risorse idriche, alle ondate di caldo, e agli eventi ambientali disastrosi. Il piano era lo step finale di un processo più ampio di partecipazione che è iniziato con uno studio dell’area urbana in termini di ecosistemi, popolazione, distribuzione demografica e censo, attività produttive, risorse naturali e delle principali vulnerabilità legate al cambiamento climatico. Il processo è continuato con l’individuazione di potenziali rischi e con il coinvolgimento di stakeholders per definire le azioni per il Piano di adattamento climatico. http://urbact.eu/managing-climate-change-city Forlì: un approccio decentralizzato per i richiedenti asilo Forlì e l’Unione dei comuni della Romagna forlivese hanno adottato un approccio integrato e decentralizzato per risolvere il problema dei richiedenti asilo, cercando di integrarli all’interno delle comunità locali. Si tratta di un progetto che si basa sulla condivisione di strumenti e informazioni e sulla collaborazione tra i vari livelli della comunità, dai cittadini alle autorità agli stessi richiedenti asilo, così da poter offrir loro una accoglienza dignitosa ed evitare negativi impatti sociali. http://urbact.eu/widespread-hospitality Macerata: giocare e crescere QUIsSI Gioca! È un progetto pilota sul riuso degli spazi verdi urbani, gestiti dal Municipio, stimolando la partecipazione e l’integrazione. L’area di riferimento è uno spazio verde situato nella periferia della città di Macerata, caratterizzata da un’elevata presenza di immigrati, bambini e in generale di una forte diversità culturale. È stato adottato un approccio integrato, con l’obiettivo non soltanto di rigenerare uno spazio degradato, ma sviluppare un nuovo modello di città, partecipativa e responsabile. http://urbact.eu/play-and-grow Roma: l’agricoltura resiliente urbana e peri-urbana come strumento di inclusione sociale e rigenerazione urbana Su una ampia area agricola, la città di Roma ha sviluppato un progetto partecipato di agricoltura urbana. L’obiettivo del progetto è duplice: da una parte combattere l’esclusione sociale e la povertà, dall’altra il recupero di aree dismesse. A partire da pratiche agricole urbane e peri-urbane portate avanti insieme da cittadini, NGOs, e minoranze, nella capitale si stanno sperimentando nuovi modelli di governance, basati su una più ampia connessione tra tutti i soggetti della stessa. http://urbact.eu/resilient-urban-and-peri-urban-agriculture Adelfia (BA): Music in Play. Una orchestra per l’inclusione sociale, la musica come strumento di unione delle diversità e di lotta contro i pregiudizi “Musica in gioco” consiste in una serie di lezioni musicali offerte gratuitamente ai bambini della città. Il progetto si basa su una nuova metodologia che concepisce la musica come uno strumento in grado di favorire l’inclusione sociale e si rivolge a tutti i bambini della città, in particolar modo a coloro che sono seguiti dai servizi sociali, ai bimbi con disabilità e a giovani provenienti da famiglie disagiate, con l’obiettivo di formare i cittadini del futuro, consapevoli del fatto che grazie alla motivazione e al coinvolgimento è possibile godere delle stesse condizioni sociali e di salute. http://urbact.eu/music-play Bari: SPAZIO 13. Un hub creativo per la rigenerazione urbana Spazio 13 nasce in una vecchia scuola abbandonata che è stata poi convertita in un hub creativo nel quartiere di Libertà. Si tratta di una importante attività di riconversione, partecipazione, ed innovazione, incentrata sulla comunità, sui residenti e sulle economie locali. La rigenerazione dello spazio è stata portata avanti da un numeroso gruppo di associazioni composte da giovani esperti dei vari settori, insieme ai cittadini, ai giovani e alle famiglie: attraverso questo approccio partecipativo, la riconversione del luogo ha permesso di evitare il problema della gentrificazione. http://urbact.eu/spazio-13-creative-hub-urban-regeneration Napoli: Lost & found, gli usi civici e nuovi strumenti per la comunità Il progetto Lost & found ha come obiettivo quello di garantire all’intera comunità un uso collettivo dei beni comuni quali acqua, servizi pubblici, scuole, e molti altri, così come preservarli per le generazioni future. La città ha adottato il Regolamento sugli usi civici per i beni comuni della città, che ha permesso la realizzazione di molti progetti come testimonia l’Ex-Asilo Filangeri, che fu occupato da un gruppo di artisti ed ora rappresenta un importante luogo di cultura e di sperimentazione del modello della democrazia partecipativa, e più in generale l’adozione del Regolamento ha permesso la diffusione di un nuovo senso di appartenenza e di cura della città. http://urbact.eu/lost-found-civic-uses-and-new-policy-tools-community
Articolo pubblicato da: URBACT