Hekla

@ Arena del Sole
31 ottobre 2017, 21:30

di Fabrizio Favale | Gender Bender 2017

Hekla è il nome del più celebre vulcano islandese, entità quasi mitologica (nel Medioevo era considerato la porta dell’Inferno). E intriso di riferimenti mitologico-arcaici è questo lavoro di Fabrizio Favale, una sorta di anteprima-preludio al lavoro Circeo: altro luogo di forte pregnanza simbolica e mitica.
In Hekla vediamo i danzatori (tutti uomini) muoversi in un universo leggero e cangiante, creando una sorta di ricamo senza fine sullo sfondo di un orizzonte esteso e privo di riferimenti, glaciale e rarefatto. Ogni riferimento spaziale concreto sembra venire meno: i confini tra ciò che è reale e ciò che è solo mentale sfumano, il notturno si confonde con il diurno, e i danzatori comunicano usando un linguaggio mitico, pre-arcaico, della stessa sostanza di un mare in tempesta. Ai margini della scena dove si svolge la performance, giochi di luce e bagliori improvvisi, blocchi di ghiaccio e roccia, strumentazioni da vulcanologia, profili appena accennati di creature indefinibili creano un’atmosfera in bilico costante tra il tecnologico e l’arcaico, che dai margini “preme” sul movimento coreografico al centro della scena, influenzandone l’evoluzione. 

In occasione dello spettacolo, un gruppo di giovani danzatori (dance companion) accompagnerà il pubblico, invitando gli spettatori ad assistere insieme alla rappresentazione e a discutere e condividere le rispettive impressioni subito dopo lo spettacolo: un’iniziativa nata nell’ambito del progetto europeo Pivot Dance da Centro per la Scena Contemporanea di Bassano del Grappa in collaborazione con il corso triennale di danza contemporanea del Balletto di Roma.


Invenzione e coreografia: Fabrizio Favale
Danzatori: Martin Angiuli, Daniele Bianco, Andrea Del Bianco, Gianmarco Martini Zani, Fabrizio Favale, Francesco Leone, Mirko Paparusso, Stefano Roveda
Musiche originali: Daniela Cattivelli