Malisarts (Feat Stikki Peaches). I corpi di Ellis
@ Teatro Mazzacorati 1763esposizione sculture | ART CITY Bologna 2023
All’interno della splendida cornice del Teatro di Villa Aldrovandi-Mazzacorati le opere dell’artista Malisart dialogano con lo spazio circostante tessendo una fitta rete di comunicazione con le cariatidi settecentesche. Uno scambio dialettico che mette in relazione la bellezza dell’opera settecentesca con la seducente drammaticità delle scultura di Malisart. L’artista si concentra sullo studio del corpo, sulla plasticità e sulla sensuale intensità di un corpo ferito, fatto a pezzi. Tutta la bellezza e la potenza creatrice esondano come un fiume in piena, rompendo gli argini e liberando la loro energia dalle ferite, dalle spaccature che invece di indagare la sfera delle fragilità si trasformano in un punto di forza e di rinascita. Una moderna forma di “kintsugi”, l’arte giapponese di riparare con l’oro, applicata non solo all’oggetto ma anche allo Spirito, al nostro Io interiore. Ogni ferita, ogni riparazione ha una sua intrinseca bellezza nella sua imperfezione unica e perfetta, irripetibile e immutabile. In un mondo che esalta la perfezione, questa è un’ode alla bellezza delle imperfezioni, un’ode all’unicità di ognuno di noi.
L’idea nasce durante la permanenza dell’artista a New York, periodo durante il quale ha modo di entrare in contatto con il dramma della migrazione primo-novecentesca. Le immagini dei corpi dei migranti che arrivavano ad Ellis Island inseguendo il sogno americano con in tasca solo la speranza di riscatto e lo sguardo dritto verso un futuro rincorso con tutte le forze. Corpi sfibrati nella loro essenza, spaccati, lacerati, fisicamente “a pezzi”… ma corpi che risorgono dalle loro ceneri, corpi che della loro ferita fanno un punto di forza dalla quale si sprigiona l’energia creatrice e la bellezza sensuale seducente dell’unicità. Dall’incontro con lo street artist Stikki Peaches, figlio di genitori italiani emigrati in Canada, nasce una sinergia che abbatte i confini del tempo, dello spazio e della tecnica artistica utilizzata.
Entrambi gli artisti si sono formati in Bottega come era consuetudine nella cultura italiana quattrocentesca. Una formazione applicata, sperimentale, che crea una connessione tra due mondi diversi eppure così profondamente uguali, una connessione che intreccia le vite di due artisti che hanno le stesse origini geografiche e artistiche: la Bottega italiana.
Esposizione sculture a cura di Associazione Succede solo a Bologna
Orari di apertura ART CITY Bologna:
3 febbraio h 19-23 opening
4 febbraio h 15-23
5 febbraio h 15-19