Vittoria Piscitelli. Still_Life_Scan
@ SimonBart Gallerymostra personale | ART CITY Bologna 2023
Still_Life_Scan è il nuovo progetto di ricerca di Vittoria Piscitelli che indaga uno degli elementi cardine della storia dell’arte: il rapporto tra il reale e la sua rappresentazione. La sfida è restituire la complessità della realtà, interrogandosi sul rapporto tra il mondo fisico e quello ideale e sull’incidenza che l’uno esercita sull’altro.
Oggi la tangibilità del reale è riprodotta fedelmente su supporti tecnologici grazie alle continue innovazioni digitali, creando una tipologia di immagine in cui la rappresentazione appare coincidere con la realtà; Illusioni e disillusioni estetiche che creano quella confusione percettiva secondo cui sembra che “le immagini siano passate nelle cose” (Baudrillard).
L’artista, grazie alla sua personale estetica della luce, si appropria del tòpos della natura morta ed in particolare di quella della tradizione fiamminga settecentesca. I lavori di Vittoria Piscitelli, che ad un primo approccio sembrano rivendicare quella fissità e quel tempo sospeso delle antiche nature morte, rinviano ad una natura tutt’altro che inanimata. Nei “dipinti” di luce di Piscitelli si concentrano numerosi concetti legati alla contemporaneità, alla nuova concezione estetica ed artistica dell’arte ma anche e soprattutto alla complessità dell’attuale società immateriale.
L’esercizio di studio della luce e dei corpi supera il virtuosismo della pratica pittorica tradizionale, così i fiori adagiati sul piano di uno scanner si trasformano in una realtà fatta di pixel che acquisisce la stessa dignità espressiva e la stessa iperrealtà tipicamente fiamminga delle opere di Hyeronimous Galle, Maria Van Oosterwijck ed altri illustri pittori del passato.
Il fascio luminoso dello strumento digitale segna, dunque, l’ultima frontiera tra reale e virtuale, tra materiale e immateriale. Attraverso le scannerizzazioni la volumetria dei fiori viene riprodotta chirurgicamente dalla macchina che sa guardare più attentamente dell’uomo post-moderno.
Qui, la natura, da sempre emblema della libertà e del limite dell’uomo, si palesa in tutta la sua sublime caducità presentandosi allo sguardo clinico e cinico dello scanner. Il nero crepato degli antichi fondi ad olio diventa la profondità del buio che sfugge alla lampada che cattura, invece, quella polvere e quelle incertezze che l’idea di perfezione contemporanea vorrebbe eliminare per sempre, attraverso ritocchi analogici e digitali.
mostra personale
Orari di apertura ART CITY Bologna:
28,29,30,31 gennaio, 1,2,3,4,5 febbraio h 10-13/16-19